Era nato a Milano nel 1881 in parrocchia di S. Vittore, da un piccolo commerciante. La madre, rimasta vedoa con quattro figli, l’aveva avviato agli studi ecclesiastici a costo di enormi sacrifici. Di fervido ingegno, il giovane aveva fatto brillantemente gli studi, laureandosi in teologia ed in diritto canonico. Ordinato sacerdote dal card. Ferrari nel 1906, era stato inviato ad Erba dove rimase cinque anni, dedicandosi soprattutto alla educazione dei ragazzi e dei giovani dell’Oratorio maschile. Nel 1913 venne chiamato a far parte del clero collegiato di S. Babila con residenza a S. Pietro Celestino e vi rimase ben 18 anni. L’anno seguente entrò nella redazione del nostro quotidiano, chiamatovi dall’amico don Angelo Novelli prima con mansioni molto umili e poi con responsabilità sempre maggiori. Al giornalismo cattolico don Porro era portato da una profonda passione per la causa cattolica; e vi portò una larga preparazione culturale, uno stile agile, una coscienza intrepida. Fece pure parte della redazione del settimanale Pro familia, rimanendovi per circa 15 anni. Nello stesso tempo era apprezzato catechista nella scuola magistrale femminile di via Bonvesin de la Riva, in diversi altri istituti privati e in licei statali. Nel marzo 1931 succedette a mons. Giovanni Borsieri come prevosto parroco di S. Gottardo al Corso. La popolosa parrocchia lo ebbe pastore sagace e attivo, buon parlatore, pronto ed aperto ad accogliere i nnuovi metodi pastorali per rendere la cura d’anime viva ed efficace. Il Signore lo volle provare con una grave malattia che sopportò virilmentee, accettando con spirito di fede la paterna volontà di Dio. Nel popolarissimo rioine la sua memoria sarà a lungo ricordata e benedetta.
La Fiaccola, 1956